Allara Giuseppe

Giuseppe Allara
Nato a Torino nel 1908. Autodidatta. Giovanissimo si trasferisce dal fratello maggiore a San Remo e con lui percorre la Penisola in lungo e in largo (in qualità di maître d'hôtel) visitando nelle sue peregrinazioni i più bei posti italiani, dai laghi alle maggiori città d'arte (da Venezia, Firenze, Roma, Pompei, fino a raggiungere Taormina). Si trasferisce a Bordighera dove, negli anni sessanta, apre la galleria "La Certosa" fino al 1978. Muore a Bordighera nel 1979. La sua arte si riallaccia alla tradizione italiana ottocentesca e vivendo per oltre quarant'anni a Bordighera la sua arte si è imbevuta dei valori tonali e luministici della Riviera senza trascurare aspetti della sua terra natía quali le colline del Monferrato, l'Alta Val Bormida, le paludi del Ticino e di Comacchio, i dintorni del Lago di Garda, la langa vogherese, ecc. nonché gli antichi borghi della ormai sua Liguria. C'è in lui l'amore e il gusto dei tempi e luoghi che non potranno mai scomparire. Allara è dunque un pittore sostanzialmente lirico. Il tema centrale della sua poetica è il mistero del colore perché egli sa rendere il colore in modo talmente magistrale e con una tecnica singolare da infondere, quasi da solo, il senso dell'opera: tre quarti della gioia dell'opera sono infatti dovuti al colore, alle composizioni cromatiche con linee che non sono mai freddi perimetri.
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