Chiesa Parrocchiale

Costruita al principio del Seicento, consacrata intorno al 1617, dedicata a Maria Maddalena, la chiesa parrocchiale, affacciata sulla Piazza del Popolo, fu ristrutturata nel 1866 e impreziosita con nuove decorazioni in stucco e oro zecchino; pagate, si racconta, con la fusione degli anelli, degli orecchini e delle catenine donate dalla popolazione al Parroco Padre Giacomo Viale, promotore del rinnovamento dell'edificio. La facciata moderna (1906) è ingentilita da stucchi di gusto rococò. Sopra il portale, un affresco che raffigura la "Maddalena", opera (1742) di Giacomo Raimondo rifatta (nel 1922) da Luigi Morgari. Il lampadario al centro della volta fu donato da una parrocchiana illustre, la Regina Margherita di Savoia. Le decorazioni a stucco più antiche, nel coro e agli altari, sono opera (1670) di Francesco Marvaldi, cognato del famoso astronomo Gian Domenico Cassini, ligure della vicina Perinaldo. All'altar maggiore, la "Maddalena in Gloria", splendido gruppo marmoreo secentesco, opera storicamente attribuita a Filippo Parodi, scultore genovese allievo del Bernini (ma recenti studi propongono un'altra versione: la statua sarebbe stata scolpita, su disegni di Filippo, e dopo la morte di questi, dal figlio Domenico, tra il 1714 e il 1717). All'altare del Rosario (ultimo a sinistra), spicca una bella statua di legno della "Madonna del Rosario" (1702); al secondo altare a destra, una statua di cera racchiude le reliquie di Sant'Ampelio, patrono e protettore di Bordighera. La statua del santo e i due affreschi circolari che decorano la cappella sono opere (1947) del pittore bordigotto Giuseppe Balbo. Da segnalare infine, la macchina lignea che inquadra l'organo, con angeli trombettieri, bella opera del tardo Seicento. L'elegante sagoma del campanile, curiosamente separato dalla chiesa, svetta sopra una bella loggia tardo medievale, dominando il profilo della Città Vecchia con la sua graziosa guglia decorata con tegole di maiolica dipinta. Sotto le volte, recenti restauri hanno rivelato interessanti decori, tra cui una raffigurazione di Magiargé. Era una torre di avvistamento medievale, da quassù gli abitanti scrutavano il mare nell'angosciosa attesa delle temutissime scorrerie dei pirati. La torre fu sopraelevata e trasformata in campanile, nel XVIII secolo.
da "Bordighera" di A.Besio, 1998, SAGEP-Genova.
Foto: Il volto di S. Ampelio modellato in cera da Giuseppe Balbo nel 1947 (particolare) da "S.Ampelio".
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